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Nominati 186 nuovi notai (elenco e sedi di assegnazione)

Notai – Nomine vincitori concorso 3 dicembre 2019

12 aprile 2024

Con decreto 8 aprile 2024 sono nominati notai 186 vincitori di concorso.

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Nominati 186 nuovi notai

Notai – Nomine vincitori concorso 3 dicembre 2019

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21 febbraio 2024

Con decreto 13 febbraio 2024 sono nominati notai 186 vincitori di concorso.

Decreto 13 febbraio 2024 – – Approvazione graduatoria vincitori concorso a 300 posti (elevati a 400) di notaio indetto con d.d. 3 dicembre 2019

Il Ministro della Giustizia

VISTI gli artt. 4 e 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

VISTI gli artt. 1 e 2 della legge 6 agosto 1926, n. 1365, gli artt. 8-28 del regio decreto 14 novembre 1926, n. 1953, l’art. 5 del regio decreto 22 dicembre 1932, n. 1728, la legge 25 maggio 1970, n. 358, il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, la legge 30 dicembre 2010, n. 233, l’art. 254 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;

VISTO il decreto dirigenziale 3 dicembre 2019, con cui è stato indetto il concorso per esame a 400 posti di notaio;

VISTI i decreti ministeriali 11 novembre 2021, 29 novembre 2021, 15 febbraio 2022 e 22 aprile 2022 relativi alla nomina e alla composizione della commissione esaminatrice;

VISTO il verbale redatto dalla commissione esaminatrice in data 7 febbraio 2024, con acclusa la graduatoria dei candidati che hanno superato le prove del concorso;

RITENUTO che le operazioni di concorso si sono svolte in osservanza delle norme citate;

CONSIDERATO, pertanto, di dover approvare la graduatoria dei vincitori;

CONSIDERATA la disponibilità di posti di notaio liberi all’atto della formazione della graduatoria del concorso medesimo;

DECRETA

E’ approvata la graduatoria dei vincitori del concorso, per esame, a 400 posti di notaio, indetto con decreto dirigenziale 3 dicembre 2019.

Roma, 13 febbraio 2024

Il Ministro
Carlo Nordio

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***

Scelta delle Sedi

Avviso 16 febbraio 2024 – Pubblicazione graduatoria vincitori, sedi disponibili e avvertenze per i vincitori

Il Direttore generale degli affari interni

Visti gli artt. 26 e seguenti del regio decreto 14 novembre 1926, n. 1953 e successive modifiche;

Visto il decreto dirigenziale 3 dicembre 2019, con cui è stato indetto un concorso, per esame a 400 posti di notaio;

Visto il decreto ministeriale 13 febbraio 2024, di approvazione della graduatoria dei vincitori;

Vista la legge. 30 aprile 1976, n. 197 in materia di concorso di trasferimento per notai in esercizio;

Considerate le sedi attualmente vacanti all’esito dei concorsi per trasferimento;

DISPONE

la pubblicazione ai sensi dell’art. 5, comma primo, del regio decreto. 22 dicembre 1932, n. 1728 della graduatoria dei vincitori unitamente all’elenco delle sedi (rettificato il 21 febbraio 2024) sul sito web del Ministero della Giustizia,

AVVERTE

che entro quindici giorni dalla data della pubblicazione sul sito web di questo Ministero delle sedi di cui sopra, i vincitori del concorso potranno far pervenire al Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli affari di giustizia – Direzione generale degli affari interni – Ufficio II, reparto notariato, una dichiarazione contenente l’indicazione delle sedi nelle quali richiedono di essere destinati, con ordine di preferenza in numero corrispondente al posto occupato in graduatoria.

Sulla dichiarazione di preferenza sedi dovrà essere apposta una marca pari all’importo di euro 16,00 ogni quattro facciate.

Nel caso manchi la detta dichiarazione, o le sedi prescelte non possano essere assegnate in base alla posizione in graduatoria o per ragioni di servizio, il Ministero provvederà d’ufficio all’assegnazione della sede (art. 5, quarto comma, del regio decreto 22 dicembre 1932, n. 1728).

Per ottenere l’assegnazione di una sede nella provincia di Bolzano è richiesta la conoscenza della lingua italiana e di quella tedesca, accertata ai sensi delle disposizioni di cui al titolo I del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, e successive modifiche (art. 31 Decreto del Presidente della Repubblica. 15 luglio 1988, n. 574).

Per ottenere l’assegnazione di una sede nella regione Valle d’Aosta è richiesta la conoscenza della lingua italiana e di quella francese, accertata con le modalità di cui agli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 22 maggio 2001, n. 263.

Roma, 14/02/2024

Il Direttore generale
Giovanni Mimmo


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Nominati 199 nuovi notai (elenco e sedi di assegnazione)

Notai – Nomine vincitori concorso 16 novembre 2018

28 dicembre 2021

Con decreto 16 dicembre 2021 sono nominati notai 199 vincitori di concorso.

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Nominati 108 nuovi notai (elenco e sedi di assegnazione)

Notai – Nomine vincitori concorso 2 ottobre 2017

 

15 luglio 2020

Con decreto 15 luglio 2020 sono nominati notai 108 vincitori di concorso.

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Nominati 419 nuovi notai (elenco e sedi di assegnazione)

Notai – Nomine vincitori concorso 21 aprile 2016

 

 

31 maggio 2019

Con decreto 29 maggio 2019 sono nominati notai 419 vincitori di concorso.

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Nominati 252 nuovi notai (elenco e sedi di assegnazione)

Notai – Nomine vincitori concorso 26 settembre 2014

 

1 agosto 2017

Con decreto 25 luglio 2017 sono nominati notai 252 vincitori di concorso.

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Si è svolta il 28 marzo u.s. a Napoli l’Agorà del Notariato – #ddlconcorrenza #rottamalatutela

rottamalatutelaSi è svolta a Napoli il 28 marzo u.s., presso la Basilica di San Giovanni Maggiore a Pignatelli, l’Agorà del Notariato – confronto aperto tra Notai, per discutere di tutto ciò che riguarda il Notariato oggi.

Settecento notai provenienti da tutta Italia si sono confrontati in una “Agorà del notariato” organizzata dai cinque Consigli notarili della Campania, sul ruolo e sul futuro della professione, alla luce soprattutto di quanto disposto dal disegno di legge sulla concorrenza, approvato nello scorso mese di febbraio dal consiglio dei Ministri e che dovrà essere convertito in legge dal Parlamento, contenente norme avranno certamente un impatto negativo e riduttivo sulla professione.

Nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli era presente tutto lo stato maggiore del notai italiani: dal presidente del Consiglio nazionale del notariato, Maurizio D’Errico, al presidente del consiglio di Napoli, Antonio Areniello, ai rappresentati di tutti gli organi rappresentativi della professione.

Delegazioni provenienti da tutti i Distretti notarili del Pese hanno raggiunto Napoli per discutere delle iniziative da prendere in un momento così delicato.

Il Ddl sulla concorrenza prevede, fra l’altro, l’eliminazione del controllo preventivo di legalità del notaio per le transazioni relative a beni immobili ad uso non abitativo fino a 100mila euro di valore catastale e per la costituzione di alcune tipologie di società (srl semplificata e società semplici).

Questa riforma, a giudizio del notariato,  provocherà un danno per i cittadini che non avranno più certezza dei loro acquisti e  determinerà una netta distinzione tra coloro i quali potranno comunque affidarsi ai notai, godendo delle garanzie che ciò comporta, e chi ricorrerà alla stipula dei contratti senza la necessaria sicurezza data dai controlli istituzionalmente svolti dal notaio (ipoteche, pignoramenti, vincoli, ecc.).

Ciò è peraltro in contrasto con quanto viene indicato da organizzazioni internazionali, quali OCSE e Banca Mondiale, che proprio per una maggiore tutela dell’utenza richiedono più verifiche in quei Paesi in cui ad oggi, senza controllo notarile, i danni e gli abusi sono in forte aumento.

La necessità di tutelare gli interessi dei cittadini si realizza soltanto se si mantengono inalterate le funzioni di garanzia che la legge affida oggi ai notai e che la riforma intende cancellare o quanto meno attenuare in maniera consistente.

L’ Agorà è servita non soltanto per discutere dei problemi legati all’eventuale approvazione del disegno di legge sulla concorrenza, ma è diventata anche un momento di riflessione e di autocritica rispetto ad una chiusura eccessiva e ad una scarsa capacità di confrontarsi con l’opinione pubblica e con il cittadino-utente, temi sui quali oggi i notai si rendono conto di essere rimasti troppo indietro e di non aver fatto progressi.

Punto centrale dell’incontro, proprio per questo, è stato il tema della comunicazione.

La comunicazione – ha detto Fulvia Mustilli, del consiglio notarile di Napoli –  è stato un argomento per lungo tempo tenuto fuori dalle politiche del notariato, probabilmente nella presunzione che l’elevata qualità della prestazione notarile fosse di per sé sola sufficiente a costruire un’immagine positiva del notaio, senza che fosse avvertita l’esigenza di ricorrere ad un veicolo mediatico che facesse percepire all’esterno la vera essenza del notariato. I fatti hanno dimostrato che questa politica non è stata vincente. Il nostro silenzio, infatti, è stato interpretato come superbia, il presidio della legalità, da sempre baluardo del notariato, è stato interpretato come ottuso freno all’economia, l’incasso delle imposte è stato percepito come elevato costo della prestazione notarile; il coacervo di tutte queste false percezioni ha radicato nell’immaginario collettivo la convinzione che il notariato sia una casta, una potente lobby che sopravvive solo grazie alla sua forza“.

Molti – ha aggiunto il notaio Mustilli – sono ancora convinti che il notaio prenda un sacco di soldi solo per mettere una firma. E’ questa convinzione che noi dobbiamo sradicare e lo possiamo fare solo attraverso la comunicazione che va fatta su due direttrici, verso la politica e verso i cittadini. A questi ultimi bisogna far comprendere che il notaio tutela i loro interessi, garantisce la sicurezza dei loro acquisti immobiliari, previene l’insorgenza di liti e alla fine costa anche meno di una polizza assicurativa”. “Nei confronti della politica, invece, bisogna usare – ha concluso la Mustilli – altre argomentazioni. Bisogna sottolineare che il notaio riscuote imposte per lo Stato, senza percepire alcun agio, garantisce l’affidabilità dei pubblici registri, rappresenta una barriera contro l’illegalità, contro il pericolo di truffe e di riciclaggio del denaro“.

La nostra categoria – ha osservato Maurizio D’Errico, presidente del consiglio nazionale del notariato – è sotto assedio per diverse motivazioni. Siamo di fronte ad una evoluzione dei tempi e dobbiamo mettere da parte l’idea di poterci considerare intoccabili. La crisi economica è enorme e non poteva risparmiare il notariato. Il notariato, però, da garanzie di terzietà e certezze super partes. Questa battaglia si vince se noi difenderemo il sistema del notariato, l’ordinamento del notariato, non il notaio. Il contenuto del disegno di legge è cangiante, continuamente in evoluzione e potrebbero essere state apportate o poter venire apportate nel prossimo futuro altre modifiche relativamente all’attribuzione agli avvocati di questo mandato che oggi è ancora di competenza notarile. Il nostro antagonista non è la classe forense ma i poteri forti che riducono in schiavitù le professioni. Noi dobbiamo stare assieme ad avvocati e commercialisti. In futuro faremo anche proteste, se serve, ma questo è il momento della riflessione politica. Se dovessimo fallire, allora porremo in essere azioni concrete. Noi vogliamo vincere questa battaglia anche per il futuro, per i giovani i quali non sanno se nel prosieguo della loro professione avranno le stesse competenze di oggi. Sono molto fiducioso che in commissione giustizia della Camera emergeranno i limiti di questa manovra. Noi dobbiamo essere coesi e lavorare sull’opinione pubblica attraverso una fase di comunicazione nuova. Sono sereno, ci sono i margini per poter uscire bene da questa vicenda“.

Oggi – ha detto Antonio Areniello, presidente del consiglio notarile di Napoli – c’è stato un confronto in cui sono state esaminate ipotesi di mobilitazione del notariato che non sempre ha rappresentato una categoria dinamica. Forse il fatto di svolgere una pubblica funzione ci ha impedito di dimostrarci vicini alla gente. Con il disegno di legge viene messo in discussione il ruolo di terzietà, di imparzialità e di garanzia per il cittadino che ci viene attribuito dallo Stato“. “Ci siamo voluti confrontare – ha concluso Areniello – anche per affermare la valenza sociale del notariato aldilà degli aspetti tecnici che dimostrano una vicinanza alle esigenze dei cittadini. Il mondo che evolve in maniera così veloce impone un cambiamento, ma è anche importante mantenere il controllo da parte di un soggetto terzo. Il mondo del notariato deve inevitabilmente aprirsi. Ci sono aspetti che abbiamo dato per troppo tempo per scontati. Ma oggi non c’è più nulla di scontato, neanche nelle professioni“.

All’ Agorà dei notai è intervenuto anche l’avvocato Maurizio De Tilla, presidente del Cup (Comitato unitario delle professioni) di Napoli. “Il disegno di legge sulla concorrenza – ha detto – rappresenta l’ennesimo attacco al notariato ma anche all’avvocatura. Questa iniziativa è finalizzata all’annientamento di queste professioni che si vogliono ridurre ad un ruolo di gregario. Notai e avvocati finiranno per diventare dipendenti di poteri economici forti. Dobbiamo incrociare le braccia assieme per rispondere a questo attacco“. Ciò che nel corso dei lavori è stato sottolineato con forza è l’aspetto che riguarda la tutela dei diritti dei cittadini che, a giudizio dei notai italiani, saranno lesi se il disegno di legge verrà approvato nella formulazione già passata in consiglio dei Ministri.

Il disegno di legge sulla concorrenza – ha spiegato Paolo Aponte, del consiglio notarile di Napoli – produce un danno al consumatore. Esistono infatti per il consumatore maggiori rischi, aumentano i costi e non c’è nessun vantaggio economico reale. Il disegno di legge, inoltre, determinerà inevitabilmente anche un impatto sui livelli occupazionali degli studi notarili. Il notaio infatti sarà costretto a ridurre costi e dunque a licenziare il personale dello studio. Questa non è una guerra tra le professioni, ma un regalo ai poteri forti. La stessa avvocatura ben comprende che l’autentica verrà fatta da risorse interne agli uffici legali delle banche. Il mercato dell’autentica fa gola a banche ed assicurazioni e questo si tradurrà in un danno per il consumatore“.


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